La sconfitta a Rochefort, in Belgio, per la F.lli Bari Sporting Club Reggio Emilia è di quelle che fanno rumore. I granata di capitan Bari avevano scritto il loro nome nell’albo d’oro del torneo vincendo le edizioni 2018 e 2019. Al rientro dal Belgio parliamo con Saverio Bari , rimasto in panchina nella partita contro i Master Sanremo che è costata l’eliminazione al club reggiano.
Avevate vinto il Major del Belgio nel 2018 e nel 2019. Era difficile vincere per la terza volta di fila, ma si aspettava un’eliminazione così?
«Dobbiamo riconoscere il valore dei nostri avversari, ma pur riconoscendo la forza di Sanremo, che sicuramente è un’ ottima squadra, non mi aspettavo di uscire. Abbiamo la qualità per fare meglio in appuntamenti come quello di Rochefort».
Nella prima partita ad eliminazione diretta è rimasto in panchina , una scelta tecnica o dovuta ad un problema fisico?
«La scelta di rimanere in panchina contro Sanremo è stata puramente strategica. Siamo in 5, tutti forti, e pensavo che per la squadra fosse meglio che in quella partita io stessi in panchina. Ci sta, a volte ho fatto giocare Zambello o Nastasi di rincorsa, direi che in questo gioco sono scelte che si fanno anche in base all’avversario e al momento».
Col senno di poi è stata una scelta sbagliata?
«È una scelta che non rimpiango anche se a giochi fatti è risultata non positiva. Le partite le dobbiamo giocare, potevamo vincere su ogni campo con qualsiasi formazione, ma è il bello del nostro gioco».
Le sconfitte di Licheri e Zambello hanno pesato troppo?
«Zambello ha affrontato un avversario forte, molto forte. Ci può stare che perda contro Calonico, come avrebbe potuto perderci chiunque, la sua è una sconfitta che ci può stare. Dotto e Licheri hanno faticato di più ma a questo livello gli avversari sono tutti bravi e se non sei al top in ogni gara si rischia, a noi è successo a Rochefort».
La partenza di Flores è stata sottovalutata visto che dal mercato non è arrivato nessun colpo, avete sbagliato qualcosa nella costruzione del team 2019/20?
«Criticare la squadra credo che sia abbastanza ingeneroso. La nostra Champions League poteva andare meglio è vero, ma non abbiamo subito nessun avversario. Abbiamo fatto il miglior girone d’andata in Serie A degli ultimi anni. Abbiamo vinto il Major di Milano. Rochefort è un passo falso ma non si può dire che la squadra sia stata costruita male».
Avevate indicato Rochefort come uno degli obiettivi stagionali, come cambia la stagione dopo la sconfitta in Belgio?
«Rochefort era nelle nostre corde, potevamo fare meglio. Credo che questa sconfitta sarà utile per il futuro. Abbiamo da giocare 3 manifestazioni importanti: la Coppa Italia, il Major di Bologna e il girone di ritorno della Serie A oltre che il torneo di casa, l’International Open di Reggio Emilia a marzo. Abbiamo tutto per poter portare a casa ancora qualcosa. Servirà tutto: fortuna, bravura, voglia, convinzione. Penso che ce la metteremo tutta per poter portare a casa ancora qualche trofeo».